"Loading..."

-nessuno-

Arte e cultura
Alla scoperta dei segni che chiunque sia passato qui ha lasciato. Famiglie, uomini illustri e mecenati, anche dominatori. E artisti unici. Popoli antichi e mestieri, testimonianze dell'archeologia, anche in versione industriale.

-nessuno-

Enogastronomia
Tutti i segreti della tavola imbandita in Appennino Centrale. Per il viaggiatore goloso pronto a lasciarsi guidare fra gusti e olfatti unici. Essenza viva di una proposta culinaria che solo qui si può gustare.

-nessuno-

Spiritualità
Posti che celebrano un sentire. Che negli anni, nei secoli, sono diventati l'espressione del divino. Nella manifestazione dello spirito nonché artistica. Tutti da scoprire, ognuno con la sua energia, nella splendida integrazione con la natura intorno.

-nessuno-

Sport, natura e vacanza attiva
Fare tanto e bene. Nel ritmo naturale di escursioni, trekking, torrentismo, canoa, pesca, speleologia, arrampicata, bici da strada, mountain bike, sci e le altre attività sulla neve. Per tutti, dall'escursionista esperto alla famiglia insieme. E non è solo un elenco.

Pietrarubbia

Posizione

Italia
43° 47' 44.4732" N, 12° 23' 11.3424" E
IT

Una roccia tinta del rosso sangue delle vittime. Teatro di epici scontri tra nemici atavici e feroci assedi di guelfi e di ghibellini, si allarga al centro di una valle incisa da calanchi e attraversata dal torrente Apsa.

L’antico insediamento, denominato Castrum per il suo antico castello innalzato nell’anno Mille ma oggi scomparso, sorge su un costone roccioso che ricorda il suo ruolo passato di sentinella del Montefeltro. 

 

 

Le aspre lotte che scandiscono la storia del basso Medioevo trovano eco nella leggenda della roccia tinta di rosso per il sangue versato dai caduti: l’episodio allude allo scontro tra il guelfo Conte Taddeo, signore di Pietrarubbia, e il ramo ghibellino di Urbino dal quale si era staccato, generando un combattimento sfociato nell’assedio al castello. 

Montefeltro

Pagine