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Una natura accessibile, tra verde e parchi

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Una natura accessibile, tra verde e parchi

Dal mare alla montagna, oltre il modo di dire. La natura qui è sovrana e si esprime dal blu al verde in infinite sfumature. Quelle della sabbia e delle coste rocciose che brillano al sole, delle colline e dei boschi. Che oltre ad essere lì per una fortunata coincidenza, sono protette, tutelate e promosse. Da vivere sempre, come solo qui può essere.

In questa terra di oasi, foreste e sentieri incontaminati, la natura si esprime con tutta la sua bellezza, forte e fiera. Numerosi sono i parchi e le riserve, variegate per storia e patrimonio naturalistico.

Nel Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello, che dall’area argillosa si alza sui rilievi accompagnati da boschi e alberi patriarca, passeggiano volpi, caprioli e lupi, mentre in alto vanno i rapaci. Un parco tra due regioni, nel territorio del Montefeltro, fra Marche ed Emilia Romagna, che oltre alla natura racconta anche di storia. Come quella della Città-fortezza del Sasso, voluta da Cosimo I de’ Medici a partire dal 1560, collegata ai castelli intorno nonché direttamente a Firenze. Oggi ci sono tracce di cisterne per uso civile e militare.  

La Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, caratterizzata dal fiume Candigliano, è in una gola di passaggio strategica già dai tempi degli etruschi. Qui su vola l'aquila. Da sempre passo molto frequentato, tanto che Flavio Vespasiano vi fece scavare una nuova galleria (che è ancora oggi funzionale per il traffico). I lavori terminarono nel 76 dopo Cristo. Sicuramente in anni più recenti il territorio ha sofferto l'aggressione delle cave, mentre oggi, con una rinnovata coscienza, è luogo di natura che si lascia vivere fra trekking, itinerari didattici ed escursioni in mountain-bike. E non si finisce mai di scoprire.

Nei calanchi del Monte Cagnero, che si erge in vista del Monte Nerone, si può assistere ad un eccezionale esposizione di un intervallo geologico: ventisette milioni di anni di storia sono racchiusi in un solo punto, indicato dal Chiodo d’Oro riconosciuto dall’Unione Internazionale dei Geologi.

Procedendo verso l’Umbria, si incontra l’area floristica protetta del Monte Catria, scrigno di pregiate specie vegetali, e il parco del Monte Cucco, vero tesoro di rarità naturalistiche perfettamente conservate. Risalendo invece verso il confine tosco-emiliano, si raggiunge il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, con le sue faggete vetuste e la Riserva Integrale di Sasso Fratino di recente elette patrimonio UNESCO. Nel territorio della Valmarecchia, spiccano per bellezza e ricchezza faunistica le oasi di Torriana e Montebello e Ca’ Brigida.

Non solo parchi e riserve: l’Appennino offre una fitta rete di percorsi. Quelli che si sviluppano nell’Alta Val Metauro sono consultabili dal portale dedicato. Ogni territorio regala occasioni per rigeneranti escursioni tra trekking e walking.

Terra di cime imponenti, alberi secolari, sorgenti e cascate dalle acque cristalline, l’Appennino centrale custodisce un patrimonio verde pronto ad accogliere il visitatore curioso ed appassionato, consentendo a chi viaggia di vivere fino in fondo quel crescendo di emozioni che solo questa terra è in grado di offrire a chi ha l'anima predisposta.