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La crescia sfogliata

Schede primarie

La crescia sfogliata

Una leggenda a tavola. Quando l'architetto dalmata Luciano Laurana ideò i Torricini che tanto caratterizzano la facciata del Palazzo Ducale di Urbino non immaginava, come forse non lo immaginava neanche il Duca di Urbino Federico da Montefeltro che, per ammirarne la bellezza, addirittura il sole un giorno sarebbe sceso da queste parti. Per andare a sbirciare da vicino la città e forse anche lo studiolo del Duca. 

Fatto sta che, indugiando, rimase impigliato ad una delle torri e, passando di lì una fornaia, attratta dalla cascata di scintille che ne derivava, si ispirò per la realizzazione di una focaccia sfogliata. 
Una focaccia dalla lievitazione lieve, detta “crescia” per il suo anelare verso l'alto. Un cibo, dunque, sulle tavole del territorio già dal XV secolo. 

Dalla lavorazione di farina, uova e strutto e con aggiunta di sale e pepe deriva un impasto lavorato a sfoglia, cotto su piastra rovente. Da gustare sola o in abbinamento a verdure, formaggi, salumi. 
Un esempio, quindi, della lunga tradizione dei pani che da queste parti unisce genti e luoghi.