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La via di Francesco

Schede primarie

La via di Francesco

Particolari del cammino. Montagne sacre, santuari, eremi. Silenzio. Natura suprema, ricerca. Creste e saliscendi, boschi e memorie. Tutto intorno, l'incanto dei tesori di pietra fatta arte. 

Tre i percorsi, con relative varianti: via del Nord (con variante per Perugia), via del Sud (variante per Terni), via di Roma (variante per Perugia e variante Sud). 

A Pieve Santo Stefano - tracce secolari che hanno resistito alle mine dei tedeschi nel 1944 - si arriva in discesa dopo il santuario de La Verna e a guardia del confine tra Umbria e Toscana c'è Citerna ad osservare l'Alta Valle del Tevere. 

In pieno appennino umbro-marchigiano Pietralunga spunta dai boschi arroccata su una collina. Da Pietralunga a Gubbio, città simbolo di San Francesco, al quale appunto la via si ispira, calcando le stesse strade che ne hanno caratterizzato la vita e le opere, seguendo l'eco di quella narrazione sul “lupo grandissimo terribile e feroce, il quale non solamente divorava gli animali, ma eziandio gli uomini” come si dice ne “I Fioretti di San Francesco”. 

E la memoria corre alla storia del lupo ammansito dal Santo, proprio qui a Gubbio:  “Del santissimo miracolo che fece santo Francesco, quando convertì il ferocissimo lupo d’Agobbio”. Ed ecco Valfabbrica e Assisi. Ed era la via del Nord. 

La via di Francesco si percorre a piedi, nonché in bicicletta, con un percorso parallelo a quello dei viandanti. 

Due le tipologie di segnaletica da seguire: la verticale, un cartello metallico con fascia di colore blu con l'immagine di San Francesco che abbraccia universo e creature ed una fascia gialla con il logo della via di Roma, la chiesa di San Pietro; i colori tornano nelle fasce gialla e blu dell'orizzontale, specie in corrispondenza dei bivi. 

Lungo la via si trovano sempre strutture pronte ad accogliere il pellegrino. Che è accompagnato nel suo cammino, tappa dopo tappa, da timbri che certificano il suo passaggio. 

Ma non è una semplice collezione, è la credenziale, il Testimonium Viae Francisci: attestato religioso che certifica appunto il compimento del percorso, un documento che richiama i pellegrinaggi penitenziali o giudiziali dei epoca medievale, quando si era tenuti ad incamminarsi dietro una sentenza o come penitenza indicata dal confessore. 

Per ottenere la credenziale la condizione è percorrere almeno gli ultimi settantacinque chilometri a piedi e gli ultimi centocinquanta chilometri in bicicletta.