Itinerari dell'anima
Schede primarie
Itinerari dell'anima
Cammini che ripercorrono momenti di spiritualità, ispirati da espressioni religiose o dall'accoglienza della natura. Per trovare situazioni che facciano staccare dal quotidiano, per pochi giorni o su distanze più lunghe, seguendo una vocazione religiosa o anche scegliendo un singolo tratto per svago e attività sportiva. Dalla via di Francesco ad altre proposte.
In Val Tiberina, sulle orme di San Francesco in Toscana, guida il cammino l'evocativo simbolo del Tau giallo - che ne caratterizza il percorso - per ripercorrere le orme di San Francesco in Toscana, sui sentieri del Cai (Club alpino italiano) e Rev (Rete Escursionistica della Valtiberina). La scelta si esplicita in due vie: una prima sulla dorsale dell'Alpe della Luna toccando Pieve Santo Stefano, Eremo di Cerbaiolo, Eremo di Montecasale e Sansepolcro; la seconda per Eremo della Casella, Caprese Michelangelo, Castello di Montauto, Cenacolo di Montauto, Anghiari.
Le stesse possono essere percorse anche ad anello per un totale di circa centoventi chilometri. All'altezza dell’Eremo della Casella c'è un sentiero che permette il ricongiungimento a Pieve Santo Stefano, passando per Caprese Michelangelo.
Sempre a Francesco, oltre che a Sant'Antonio da Padova, si ispira il Cammino di Assisi, che dal Parco nazionale delle Foreste Casentinesi porta fino ad Assisi attraverso località quali: Dovadola, Montepaolo, Rocca San Casciano, Tredozio, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Corniolo Santa Sofia, Camaldoli, Badia Prataglia, Chiusi della Verna, Caprese Michelangelo, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Città di Castello, Pietralunga, Gubbio, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Assisi.
In Alta Umbria, poi, il piccolo centro di origine medievale di Valfabbrica, crocevia di pellegrinaggi e sentieri di fede, ma anche di itinerari naturalistici e culturali che ricalcano le orme di monaci e viandanti che un tempo si muovevano lungo il percorso che collega Assisi con Gubbio, oggi è parte della via Francigena.
E poiché come si sa tutte le strade portano a Roma, nella Romagna Forlivese si cammina con la storia dell'Abate Alberto. Abate, appunto, nel 1232 del monastero benedettino della Santa Vergine Maria di Stade, alla foce del fiume Elba in Germania, da lì intraprende un pellegrinaggio diretto a Roma. Scopo del cammino era incontrare Papa Gregorio IX al quale chiedere il permesso di passare ad una più rigida disciplina. Ecco quindi la via Romea Germanica con le sue tappe a Forlì, Meldola, per Civitella di Romagna, Galeata, Santa Sofia.