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Caprese Michelangelo

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Caprese Michelangelo

La piccola valle di Dio. Scrigno di tesori d’arte e ricca di storia, è nota soprattutto per essere stata culla del genio di Michelangelo. Correva il 6 marzo 1475, periodo in cui il nobile Ludovico Leonardo Buonarroti, padre del sommo artista, svolgeva la funzione di Podestà al castello di Caprese. Il legame strettissimo con il suo cittadino più illustre è evidenziato anche dal regio decreto del 9 febbraio 1913, in cui si aggiunse il toponimo Michelangelo all’antico nome del borgo.  

 

 

Il territorio di Caprese Michelangelo, bagnato da sentieri di acque cristalline, si allarga lungo la dorsale appenninica nell’area più verde della Val Tiberina Toscana. I boschi dell’Alpe di Catenaia, chiamata dai capresani Alpe della Faggeta o semplicemente Faggeto, culminano sulla cima con la distesa erbosa dei Prati della Regina. Da qui scendono torrenti e ruscelli che tratteggiano una natura dal profilo sereno e appartato. Un luogo di silenzi, lontano dallo stress e dai ritmi accelerati dei centri maggiori, definito per il suo spirito placido “la piccola valle di Dio”. 

L’antica concezione antropocentrica dell’universo si riflette nella pianta del suo centro storico che ruota intorno alla rocca medievale di Caprese, costruita nel X secolo. Come tanti piccoli satelliti, posti intorno alla fortezza, spuntano gruppi di case ammassate e borghi costruiti interamente in pietra, sparsi in piccoli nuclei. 

 

 

Più lontano, tra i boschi e i prati della verde vallata, si stagliano i centri di fede e spiritualità: come l’abbazia camaldolese di Tifi, intorno alla quale sono stati ritrovati reperti in bronzo che testimoniano la vivacità del luogo fin dal tempo degli etruschi e dei romani, la pieve di San Cassiano, la romantica chiesa di San Cristoforo e il santuario della Madonna della Selva. Gli itinerari del turismo religioso  abbracciano i luoghi che testimoniano il passaggio di San Francesco durante i suoi viaggi da Assisi al Sacro Monte della Verna: la chiesa di San Polo, la cappella di Zenzano e l’eremo della Casella.

Il ricordo di Michelangelo Buonarroti sopravvive ancora oggi nella chiesa di San Giovanni e all’interno delle mura castellane che ospitano il museo diffuso a lui dedicato. Il percorso comprende la casa natale, il Palazzo Clusini, le sale della Rocca, in cui si trovano antichi calchi in gesso donati dalle Gallerie Fiorentine, e il suggestivo museo di scultura all’aperto dislocato su una superficie di circa 1000 metri quadri, tra le rovine del castello altomedievale. 

 

 

Storia, arte, cultura e leggenda si fondono nella realtà di Caprese Michelangelo. Secondo un antico racconto, nel 552 morì in questo luogo l’ultimo re degli Ostrogoti, Totila, sepolto in queste terre con il suo favoloso tesoro. 

Nel borgo gli incontri dedicati all’arte e i corsi sulla tecnica dell’affresco si alternano a mostre, convegni e concerti. Innumerevoli sono gli itinerari ritagliati nei boschi, i percorsi a piedi e in mountain bike alla scoperta di luoghi antichi. Un appuntamento di rilievo è la tradizionale festa della castagna e le manifestazioni culinarie con piatti a base di funghi e tartufi.

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