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Urbino

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Urbino

Un luogo di incanto. Un viaggio nel tempo. Una città di alto profilo. Di storia, cultura, paesaggio, tradizioni ed enogastronomia. Il Duca di Urbino, quel Federico da Montefeltro (1422-1482) ritratto nel celebre dittico di Piero della Francesca con la Duchessa Battista Sforza, non se la prenderà se per dire della città partiremo proprio dal suo ritratto. Che lo vede, solenne come su una moneta antica, con sullo sfondo un mirabile ed esteso paesaggio, presentarsi appunto con la particolarità di un naso che scelse di scalfire in parte per non compromettere del tutto la visuale, già limitata dall'occhio destro perso a causa di un colpo in battaglia. 

 

 

Come nella rappresentazione che lo immortala quale esempio di uomo rinascimentale, il Duca doveva certamente fidarsi dell'intelligenza e della cultura di chi lo circondava. Come dimostra sostenendo l'arte di uomini eccelsi quali lo stesso Piero della Francesca, Luciano Laurana, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini. A Urbino hanno riempito i polmoni di primi respiri d'arte Raffaello e Bramante. 

Urbino è città intarsiata, da scoprire, come lo studiolo nel superbo e caratterizzante Palazzo Ducale voluto dallo stesso Montefeltro. Nel palazzo oggi la Galleria Nazionale delle Marche offre, tra le altre, la meraviglia di capolavori come: la Città Ideale di Leon Battista Alberti e Luciano Laurana, la Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand e la Profanazione dell'Ostia di Paolo Uccello, gli arazzi seicenteschi realizzati su cartoni di Raffaello, il Ritratto di Gentildonna (la Muta) di Raffaello, la Resurrezione e l'Ultima Cena di Tiziano. Wow, come vien da dire ai visitatori, ai turisti. 

 

 

 

 

E passeggiando per le sue viuzze ci sono i particolari di fontane e ancora il Museo Diocesano “Albani” con la dolcissima Madonna del latte di Andrea da Bologna e la casa natale di Raffaello, con ancora l'Annunciazione dipinta dal padre - suo primo maestro - e un suo stesso affresco. Il tour dell'arte prosegue con Gipsoteca, Gabinetto di Fisica, Orto Botanico, Museo dell’incisione “Sala Leonardo Castellani”. 

La Chiesa di San Bernardino, testimonianza rinascimentale, la seicentesca chiesa di Santo Spirito, le chiese di San Francesco e San Domenico, la Cattedrale ricostruita dal Valadier. Il settecentesco Palazzo Albani è una fantastica dimora principesca. E le piccole chiese delle Confraternite, scrigni d'arte e fede. 

 

 

 

 

La tradizione dell'artigianato artistico si respira e si vede passeggiando, richiamati dai profumi della cucina locale, dalle minestre agli arrosti fino alla caciotta, formaggio fresco del posto e la crescia sfogliata con il prosciutto locale. E la campagna con le sue verdure. 

Urbino è un vivissimo centro culturale, città universitaria dai mille eventi in ogni momento dell'anno. In una di queste serate sono da immaginare il Duca e la Duchessa lì ancora a godere dell'arte intorno, sicuramente disposti a scambiare due chiacchiere gustando un buon vino locale. E non per niente Urbino è città patrimonio Unesco.

 

 

 

 

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