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Il respiro della valle

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Il respiro della valle

Pochi luoghi conservano la purezza della natura, riuscendo a preservarne il respiro. Pochi luoghi, come l’Appennino centrale al crocevia fra Romagna, Marche e Toscana, sanno custodire ciò che la natura ha di più vero: vegetazione, boschi, sorgenti, corsi d’acqua, rive, laghetti. Percorrendo la Valmarecchia, è possibile esplorare tutto questo, cogliendone l’anima primitiva.

Le rive del fiume, che dà il nome alla valle, sono costeggiate da suggestivi sentieri, percorribili a piedi o sulle due ruote. Il tracciato segue l’intero corso del fiume, fino alla sua foce.
Alle pendici del Monte Pincio, nei pressi di Talamello, rigogliosi castagneti e sontuose faggete attendono i visitatori per rigeneranti escursioni.
Spettacolari calanchi e suggestive praterie caratterizzano invece il paesaggio che circonda la Rocca di Maioletto, nel comune di Maiolo.

Nel verde in cui sono immerse le frazioni di Torriana e Montebello, nel comune di Poggio Torriana è invece possibile godersi la natura a piedi, in bici o a cavallo, lungo una fitta rete di mulattiere e percorsi, esplorabili in ogni stagione.

Poco distante, per preservare un ecosistema straordinario, è nato l’Osservatorio Naturalistico e Oasi Faunistica di Torriana e Montebello: questo spazio, dedicato all’insegnamento e alla ricerca, racchiude al suo interno una ricca varietà di specie selvatiche di mammiferi, rettili, uccelli e vegetali, tra cui pregiate tipologie quali querceti, orchidee, piante di stagno e molte altre.

Nel territorio di Verucchio, nella località “Il Doccio”, si trova invece l’oasi WWF di Ca’ Brigida: oltre 16 ettari di boschi, aree coltivate, sorgenti, rimboschimenti e acque fluviali del Rio Felisina. L’area, dall’indiscusso valore naturalistico, comprende anche una casa colonica con annesso parco.

Tornando ad addentrasi nella parte interna della valle, fino a raggiungere il territorio di Sant’Agata Feltria, è possibile visitare le aree naturalistiche di Monte Ercole e Monte San Silvestro, chiamate dalla gente del luogo con l’incantevole appellativo di “macchia”, ad indicarne l’enorme valore paesaggistico ed ecologico, riconosciuto anche a livello istituzionale dal progetto Bioitaly. I percorsi di visita sono personalizzabili secondo le proprie preferenze.

Gli amanti della natura potranno trovare un vero paradiso in questi luoghi, dove il paesaggio è puro, generoso e sorprendente, come la sua gente.