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Parco nazionale Foreste Casentinesi

Schede primarie

Parco nazionale Foreste Casentinesi

Tracce sul crinale o anello dei rifugi. Percorsi per più esperti, che intersecano anche altri cammini nazionali, o Sentieri natura dedicati alla piacevole scoperta didattica del territorio. 

Terra di confine questa, il cui ulteriore pregio è quello di regalare un panorama che spazia fra le regioni, fino ad allargarsi al mare verso l'uno e l'altro lato della Penisola. E foreste antiche, faggete e abetine. Anzi, di più: Foreste sacre, da attraversare con il percorso dedicato per sette giorni di silenzio. O incrociare l'Alta via dei Parchi distribuita fra Emilia-Romagna, Toscana e Marche. E questo a piedi. 

Si aggiungono occasioni di mountain-bike, fra altri sentieri dunque e vie forestali fino al cuore della Foresta della Lama. Ma qui avventura fa rima con organizzazione e quindi per raggiungere il parco ci sono il Bus della Foresta e il Treno del Parco fino al Battello elettrico sul Lago di Ridracoli, dove si noleggiano anche canoe. 

Altro modo per muoversi agevolmente è quello delle bici elettriche, oltre alle escursioni con cavalli e asini. Per chi scegliesse di rimanere più giorni la rosa di proposte dell'ospitalità si esprime in rifugi, alberghi, campeggi, ostelli, agriturismi, case per ferie, bed & breakfast, pensioni, affittacamere e appartamenti.

I sapori del parco sono la summa della tradizione enogastronomica dei territori che qui si intersecano. Ecco allora la gota (salume di giancia di maiale), la melata d'abete e il miele, il cacio “raviggiolo”, la salsiccia matta o "ciavar" e il tortello sulla lastra, una sfoglia di farina di grano tenero e acqua di cottura della zucca, farcita con la zucca stessa, patate, aglio, cipolla, pancetta, lardo e pecorino. Sulla lastra perché preparata su pietra arenaria