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Luoghi di culto fra spiritualità e natura

Schede primarie

Luoghi di culto fra spiritualità e natura

Unione divina fra architettura e ambiente intorno. Posti belli che ispirano il bello. Meditazione nell'anima e nella ricerca della soluzione ideale, integrando spazio e sentimenti. 

Alla scoperta di luoghi che non solo sono celebrazione di culto: immersi nella realtà naturale che li ospita innalzano l'armonia. Ecco alcune suggestioni. 

Ad Acqualagna l'abbazia di S. Vincenzo al Furlo, riedificata nel 1271, evoca quel passo di memoria romana e il Santuario del Pelingo (1820) accompagna in viali di tigli. A Cagli, nel Monastero di S. Pietro e di S. Cecilia, con origini databili a prima del Duecento, si può anche stare in ritiro spirituale alcuni giorni, seguendo i precetti della Regola di San Benedetto: “Ora et Labora”. 

Sul versante orientale del Monte Catria, avendo come riferimento Frontone e Serra Sant'Abbondio, la storia ci consegna i tempi del Sommo Poeta e di fronte all'eremo di Fonte Avellana eccoci in quel “... gibbo che si chiama Catria, di sotto al quale è consecrato un ermo,/che suole esser disposto a sola latria” come Dante scrive nel XXI canto del Paradiso incontrando Pier Damiani (1007-1072), priore appunto del monastero di Fonte Avellana. Monastero dedicato al culto di Dio (latria) e che sorge sotto la gobba (gibbo) e cioè il monte Catria. 

Tutto intorno faggete, pascoli e campi per un complesso cresciuto nel tempo, passando dalle capanne alla pietra e quindi chiostro, chiesa con cripta, sala del Capitolo, lo scriptorium, le celle dei monaci, foresteria e biblioteca, torre campanaria. Un luogo dove stare e fermarsi, immaginando gli amanuensi intenti a copiare manoscritti. 

La biblioteca, dedicata senza dubbio a Dante Alighieri conserva oltre diecimila volumi, anche con codici miniati e antichi libri sacri. Con funzione di primo breviario della comunità, nonché documento dedicato all'evoluzione delle notazioni musicali, spicca il Codice NN dell'XI secolo. 

Ad aggiungere bellezza c'è il Giardino Botanico del monastero, aperto al pubblico.