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Umbertide

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Umbertide

Baluardi medievali e arte contemporanea. L’antica cinta in pietra di Umbertide custodisce un borgo sospeso nel tempo. Disegnato dai corsi d’acqua del Tevere e del torrente Reggia, il paese sorge su una verde vallata dominata dal Monte Acuto. Nei tratti lambiti dalle acque dei fiumi il suo centro storico si presenta ancora racchiuso dalle storiche mura medievali che si trasformano in sponde. 

 

 

Il simbolo del borgo è la rocca di origini quattrocentesche che si apre in piazza Fortebracci. La torre quadrata che svetta per trentuno metri d’altezza è posta di fronte al torrente Reggia, collegata verso l'interno da due torrioni circolari più bassi e da un terzo baluardo quadrato. Antica prigione che ospitò tra le sue segrete anche Braccio Fortebracci da Montone, dopo un attento e paziente lavoro di restauro è oggi adibita a centro di esposizioni d’arte contemporanea. Le antiche celle e le stanze signorili sono parte di un vivo percorso museale, nato grazie alla sensibilità dei collezionisti amanti dell’arte e di esperti curatori. 

Le origini di Umbertide risalgono al periodo etrusco: appartengono al VI secolo a. C. i bronzetti di Monte Acuto, oggetti votivi rinvenuti sulla cima del monte dove un tempo si trovava un santuario. Le prime notizie certe sulla città sono del 1189, quando era sottoposta alla giurisdizione di Perugia. 

 

 

Del periodo di maggiore splendore si conservano tesori d’arte all’interno di bellissime chiese. Come la chiesa di Santa Croce del 1610, restaurata e trasformata in museo. Al suo interno spiccano la Deposizione dalla Croce di Luca Signorelli e un grande dipinto del Pomarancio. O come la chiesa di Santa Maria della Pietà (1486) con il celebre affresco attribuito a Pinturicchio e la chiesa di San Francesco, la più antica di Umbertide (1299). Pregevoli anche la chiesa di San Bernardino e la chiesa di Santa Maria della Reggia, detta Collegiata. 

La vallata che circonda Umbertide è puntellata di castelli (Civitella Ranieri, Serra Partucci, Montalto, Ascagano, Romeggio e Polgeto), antichi borghi medievali (Preggio, Montemigiano e Santa Giuliana) e chiese incorniciate da boschi di faggi e castagni (l’abbazia di San Salvatore e l’eremo di Monte Corona).

 

 

L’anima degli scontri a fuoco che si sono consumati sul territorio tra le truppe risorgimentali si conserva ancora oggi tra le case del borgo. Una volta l’anno tra spettacoli teatrali, battaglie, concerti e balli popolari rivivono le atmosfere del passato durante la rievocazione storica chiamata “Fratta dell’Ottocento”. Le strade si popolano di figuranti in costume, cantastorie e artisti che declamano accompagnati dalla fanfara della banda cittadina, mentre sullo sfondo taverne, osterie e locande propongono i piatti dell’antica cucina frattegiana. Settembre è il mese delle feste. La vivacità commerciale di una volta ritorna protagonista durante le Fiere che ospitano nel centro storico duecento commercianti e circa quarantaquattro stand, mentre la musica popolare è al centro della rassegna delle bande musicali Città di Umbertide.

 

 

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