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Talamello

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Talamello

Armonie da gustare. La fama di Talamello, piccolo borgo medievale nel cuore del Montefeltro, è imperniata sul connubio arte-cibo: è il paese dei crocifissi giotteschi, ma anche dello squisito formaggio di Fossa.

Non a caso, questa prelibata specialità casearia ricevette le lodi di un artista, Tonino Guerra, che ne esaltò la purezza e il pregio, ribattezzandola “ambra di Talamello”. Questo formaggio, infatti, si arricchisce di odori e di sapori unici lungo i tre mesi di stagionatura che ne precedono il consumo, e che avviene in apposite fosse in bachi di roccia. Una preparazione accorta e paziente, rispettosa dei tempi della natura, che risale al Medioevo.
A questo formaggio speciale, frutto di una tradizione produttiva sapiente e viva, Talamello dedica una fiera del gusto, che si svolge ogni anno a novembre. Altro appuntamento che celebra i sapori locali è la fiera delle castagne della Valmarecchia, che ha luogo ad ottobre.

I sapori di Talamello conquistano l’animo, assaggio dopo assaggio. Altrettanto fanno le vie del borgo, pronte a stupire ad ogni passo e ad ogni occhiata. Il centro antico regala un’esperienza d’intimità, che schiude la bellezza a poco a poco: le vie, le scalinate, i palazzi e le chiese raccontano l’avvicendarsi di dominazioni ecclesiastiche e nobiliari.
All’interno di un’area raccolta, si concentrano mille inaspettati tesori: la piazza principale impreziosita da un’elegante fontana, lo splendido portale del quattrocentesco Palazzo vescovile, l’interno della cappella votiva adiacente al cimitero, scrigno di autentici gioielli rinascimentali. Questa cella, infatti, è interamente affrescata con i dipinti di Antonio Alberti: dalle pareti di fondo alle facciate delle volte a crociera, le pitture rappresentano gran parte della storia della Chiesa, dando vita ad una prodigiosa “galleria visiva” dall’ambizione documentale.

Punta di diamante del patrimonio artistico locale è lo splendido Crocifisso di “Scuola riminese del Trecento”, conservato sull’altare maggiore della seicentesca chiesa di San Lorenzo. Simbolo di bellezza e di geometrica perfezione, quest’opera è legata anche ad un sottile mistero: in molti hanno ragione di credere che l’autore di questo Crocifisso – attribuito a Giovanni da Rimini, allievo di Giotto – sia in realtà lo stesso Giotto.

Il patrimonio artistico di questo borgo, immerso nel verde dei boschi, comprende anche opere d’arte moderna: “Lo splendore del reale” è il museo-pinacoteca che ospita oltre 50 tele di Fernando Gualtieri, magistrale inventore di un personalissimo realismo, fatto di luci, colori e perfezione delle forme.

Nel suo stato “aeriforme”, l’arte diventa musica. E tra gli artisti di Talamello, borgo d’arte a 360 gradi, si annovera anche il compositore Amintore Galli, padre dell’Inno dei Lavoratori.
 
 

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