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Sassofeltrio

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Sassofeltrio

Una cortina di mura su uno sperone di roccia gessosa. Uno degli insediamenti più importanti del Montefeltro dal punto di vista strategico e militare, è terra di confine all’interno di un’antica regione di confine. Vedetta sull’Adriatico e sull’Appennino, si affaccia come un belvedere sulla media valle del fiume Conca.

Anticamente Crustumium Rapax, per il suo ruolo di frontiera tra l’Emilia (cioè la VIII regione augustea) e l’Umbria (VI regione, come veniva definita in epoca augustea). 

Nel Medioevo è Castrum Saxi - feudo dei conti di Carpegna - appartiene ora ai Malatesta di Rimini ora ai Montefeltro di Urbino e conosce persino le incursioni dei Medici di Firenze. Il suo vecchio castello è citato in una donazione franca del VIII secolo, ma di quella fortezza altomedievale oggi restano soltanto pochissime tracce di antri e gallerie in stato di abbandono, un tempo adibite a uscite di sicurezza in caso di assedio. 

 

 

Lo stesso destino di distruzione hanno subito l’imponente rocca malatestiana ricordata nei libri pontifici e il castello che Federico da Montefeltro vi fece erigere seguendo i canoni dell’architettura militare rinascimentale di Francesco di Giorgio Martini, dopo aver strappato il castello ai Malatesta. In quell’assedio famoso, datato giugno 1463, la storia racconta che è il conte Federico in persona a mettersi alla testa delle truppe e a conquistare il territorio fino a trasformarlo in un avamposto difensivo del ducato. 

La nuova rocca è eretta sulle ceneri dell’antica fortificazione, sul basamento in gessite costituito dalla collina sulla quale era il borgo medievale di Sassofeltrio. 

Oggi conserva un’impronta tipicamente moderna con il centro storico medievale ben ristrutturato protetto da una cortina di mura. Per la sua posizione panoramica su un’ampia e soleggiata vallata gode di una vista a 360 gradi dalla costa adriatica fino a tutto il territorio, con il Monte Gesso che affiora bianco con la sua vena di solfato di calcio, estratto e trattato fin dagli anni Cinquanta. Per le sue caratteristiche di belvedere naturale è denominato anche “la terrazza del Montefeltro”. 

 

 

In località Sant’Anastasio, poco lontano da una nota sorgente di acque sulfuree e alcaline, spunta la piccola chiesa di Valle Sant’Anastasio, sede per un breve periodo della Diocesi Feretrana. L’antica acqua minerale di Sant’Anastasio è oggi imbottigliata e venduta sul mercato con il nome di Acqua Minerale di San Marino.

Le specialità gastronomiche della cucina di una volta trovano una vetrina d’eccellenza durante la manifestazione annuale, organizzata nella frazione di Fratte la prima domenica di ottobre. La sagra dei fagioli con le cotiche è un’occasione per assaggiare i piatti della tradizione povera respirando l’atmosfera senza tempo del borgo medievale.

 

 

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