"Loading..."

Piobbico

Schede primarie

Piobbico

Un orologio con le lancette che ruotano all’indietro, misurando il tempo che è già passato. In questo piccolo centro dell’Appennino Umbro-Marchigiano protetto da due montagne (il Nerone e il Montiego) e disegnato dalla confluenza di due fiumi uniti al centro dell’abitato (il Biscubio e il Candigliano), la torretta del castello dei conti Brancaleoni racchiude un mistero che abbatte le regole della natura. 

Un segreto che da secoli incuriosisce i turisti, dall’alto di un colle ammantato di storia, leggenda e magia. L’imponente castello degli antichi signori sovrasta il borgo, ne nega gli stereotipi e le convenzioni sociali. 

 

 

Qui lo scorrere del tempo è scandito dal senso antiorario delle lancette: si possono ripercorrere epoche lontane, storie di battaglie, amori e tragedie, sogni e suggestioni. 

La storia racconta di un regno lungo seicento anni, durante il quale i conti Brancaleoni dominarono sulla popolazione del “borghetto” medievale allungato sul fianco della collina. Al centro storico si accede attraverso due porte: una al limite del ponte sul Candigliano, l'altra sotto la chiesa di San Pietro (XIV secolo). 

Con le sue centotrenta stanze ricche di affreschi, stucchi e stemmi, con l’appartamento del Leon d’Oro e la tipica “fuga di stanze” il castello rappresenta uno dei tesori maggiori di questo suggestivo angolo di Appennino. 

Tra il cortile d’onore e la chiesa di San Carlo Borromeo con il passaggio segreto, le esposizioni di ceramiche, la raccolta di numismatica e la sezione ornitologica, nella parte più antica del complesso trova posto il ricco Museo dei fossili del Monte Nerone e, nei sotterranei, la sezione speleologica con la ricostruzione di un esemplare di Ursus spelaeus, un orso delle cavenre vissuto trecentomila anni fa. 

 

 

Monumenti importanti di Piobbico sono anche la chiesa di Santo Stefano, ricostruita nel secolo XVIII, con l’incantevole tela di Federico Barocci “Riposo durante la fuga in Egitto” e le statue di Federico Brandani, e il santuario di Santa Maria in Val d'Abisso con l’Assunzione di Raffaellino del Colle.

La sua peculiare posizione, immersa tra il verde delle colline e dei boschi, fa di Piobbico una delle stazioni climatiche più godibili dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Anche nei mesi più caldi le temperature sono miti e l’aria è pura e frizzante. 

Meravigliosi itinerari naturalistici, disegnati tra il massiccio del Monte Nerone, caratterizzato in questo punto da acque fluorate e dalla minerale “Santa Maria”, consentono di effettuare escursioni a piedi o a cavallo, attività di trekking, canoa, pesca, tennis e altri sport a contatto con la natura. 

 

 

 

Una vacanza rilassante e rigenerante, ma al tempo stesso varia e interessante. 

Il medico naturalista Costanzo Felici già nel Cinquecento scriveva: “Altre cose di uguale meraviglia, entro e fuori del Nerone si scorgono, che ad una ad una volendo io dimostrare, si stancherebbe il Lettore di leggerle, e la mia penna di scriverle; onde giudicando esser meglio lasciarle per oggetto del desiderio a’ curiosi, che farle tedioso spettacolo alle menti, altro non devo aggiungere al discorso di questo più meraviglioso che celebrato Monte”.

Soggiornare a Piobbico

Punti d'interesse

 

Dove dormire

 

Dove mangiare

 

Eventi