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Badia Tedalda

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Badia Tedalda

Un fluttuare di colli e crinali all’infinito. Che nel cuore dell’Appennino, ai confini tra Toscana, Romagna e Marche, disegnano una rete di sentieri che confluiscono nell’area montana protetta dell’Alpe della luna. Un luogo incantato, da scoprire a cavallo, in bicicletta o a piedi. Dove non è raro imbattersi in daini, cervi o caprioli o seguire il volo dell’aquila reale e dello sparviero.

 

 

Lungo la via Ariminensis, l’antica strada che univa Arezzo con Rimini. In epoca romana era un punto di sosta per pellegrini, monaci e viandanti. Il nome deriva da una delle due abbazie benedettine che vi sorgevano nel Medioevo, dette dei Tedaldi. Il centro storico è un dedalo di vicoletti addossati a edifici monumentali di epoca medievale, stretti nella parte alta del borgo. Come l’antica abbazia di San Michele Arcangelo, al cui interno si trovano una pala d'altare in terracotta invetriata raffigurante la Madonna in trono con il Bambino e Santi di Benedetto Buglioni.

Atmosfere di un’epoca ormai estinta, ovunque tranne che qui. Una volta l’anno, infatti, i monaci dal saio nero di San Benedetto guidati dal loro abate tornano ad animare la vita dell’antica abbazia di Sant’Angelo Michele dei Tedaldi e presiedono il Palio dei Castelli. La rievocazione storica, in programma intorno a Ferragosto, si snoda lungo le strade del paese in un percorso in salita verso il castello segnato da messe cantate, antiche liturgie e degustazioni nelle taverne medievali traboccanti di piatti tipici e mescita di vino. Il momento più atteso è il torneo equestre della lancia e dell'anello che vede sfidarsi in gare di abilità i valenti cavalieri dei castelli della Badia Tedalda.

 

 

Il dolce paesaggio della riserva naturale dell’Alpe della Luna fa da cornice al borgo di Badia Tedalda. Nell’area montana protetta si possono organizzare escursioni guidate per raggiungere i punti più selvaggi e suggestivi: la parete rocciosa di Ripa della Luna, un semicerchio che si apre per duecentocinquanta metri di altezza nel versante settentrionale del Monte dei Frati, il più alto della riserva, e la Grotta della Tabussa, scavata nei secoli da acque sorgive. A circa sei chilometri di distanza dal centro abitato, a circa novecento metri di altitudine, sorge il borgo di Montebotolino noto come “il paese sul paradiso”. I più allenati possono arrivarci in bici, attraversando un ponticello sul Marecchia e salendo in alto verso la chiesa di Santa Maria a Rofelle, continuando poi l’arrampicata lungo la montagna.

 

 

Un’iniziativa molto seguita e partecipata è il percorso in bicicletta La Staffetta della memoria che si snoda in una lunga pedalata appenninica per non dimenticare gli ultimi avvenimenti che hanno portato alla nascita della Repubblica Italiana e alla Costituzione. Il tracciato attraversa tutta la Linea Gotica, collegando il parco storico di Badia Tedalda e il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. 

 

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