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Il corso del Tevere

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Il corso del Tevere

Lo scorrere di una civiltà. È qui vicino, dalle sorgenti del Monte Fumaiolo in Romagna, che nasce il fiume al quale è legata la storia della nascita e dello sviluppo di Roma. Qui comincia il suo corso, che ha segnato - e ancora segna - momenti di storia, arte e ambiente naturale rigoglioso. Di vita. 

Immaginiamo di leggere il territorio con le parole del I secolo d.C. di Plinio il Giovane: “L’aspetto del paese è bellissimo: immagina un anfiteatro immenso, quale soltanto la natura può creare. Una vasta e aperta piana è circondata da monti, e le cime dei monti hanno boschi imponenti e antichi. Benché vi sia abbondanza di acqua non vi sono paludi perché la terra in pendio scarica nel Tevere l’acqua” (Epistole, Libro V, Epist. 6). 

Un privilegio poter ammirare ancora tutto il paesaggio intorno. Quello di Anghiari, dove oltre al Tevere c'è l'Arno, non da meno per testimonianza. E la riserva dei Monti Rognosi sul versante destro del fiume Sovara. E Sansepolcro, paese di Piero della Francesca che del Tevere, nel quale qui confluisce il torrente Afra, ci ha lasciato testimonianza pittorica nelle sue opere. 

Fra San Sepolcro e Anghiari, l'Area Naturale Protetta Golena del Tevere, con flora e fauna golenare. 
Nel complesso la Riserva naturale Alta Valle del Tevere, poco distante a nord di Pieve Santo Stefano, si insinua nella dorsale di Poggio Tre Vescovi (1.240 m s.l.m.), Poggio Bastione (1.193 m) e Monte Nero (1.228 m). E dove una volta era tutto bosco, fortunatamente, è rimasto tutto bosco. Da vivere con le escursioni nei vari sentieri.