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Castrocaro Terme e Terra del Sole

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Castrocaro Terme e Terra del Sole

Paesaggi marini e rocce inaccessibili. Nel cuore della Romagna, tra le ultime vette dell'Appennino, dove il fiume Montone scorre lento e sinuoso. Dominato dall'antica fortezza che ha lasciato il silenzio sulla valle per circa un millennio ed è stato protetto da arcate, enigmi e leggende.

La sua ricchezza è nel bromo e nello iodio delle sue acque e nei fanghi naturali che fin dai tempi degli Etruschi hanno reso la città un centro termale molto conosciuto.

 

 

Le origini di Castrocaro sono molto antiche. Come testimoniano numerosi reperti, dal Neolitico alle caverne scavate tra le rocce che offrivano un rifugio sicuro ai locali. Chiamato Salsubium dai Romani per la ricchezza della sua acqua salata, prese il nome di Castrocaro nel Medioevo (dal nome celtico Kaster Kar, che significa sperone roccioso).

Fino al Medioevo un'imponente fortezza era costruita su una roccia accentuata all'imbocco della valle. Citato anche da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, e la famosa invenzione del Purgatorio contro le corrotte famiglie romagnole, la storia del comune abbraccia due periodi distinti: il dominio diretto e quasi ininterrotto della Chiesa fino al 1403 e quello di Firenze fino all'unità di Italia.

 

 

L'impianto urbano medievale è stato preservato intatto nel tempo. Il centro storico è dominato dalla fortezza, oggi sede del Museo storico-archeologico che ospita mostre di falconeria. La struttura, che è stata completamente rinnovata, è considerata uno degli esempi più interessanti di architettura fortificata per la presenza di arsenali di cannoni medicati.

L'antico nucleo di Castrocaro contiene edifici di valore di epoche diverse, un simbolo della stratificazione culturale del villaggio. Come il battistero romanico di San Giovanni alla Murata, il quattrocentesco Palazzo dei Commissari, residenza dei Capitani di Giustizia (inviato dai fiorentini durante la guerra quando la città divenne capitale della regione), il settecentesco Palazzo Piancastelli e la chiesa dedicata ai Santi Nicola e Francesco che ha opere di Palmezzano.

 

 

Un importante monumento Art Deco è il padiglione del Festival, situato nell'incantevole Parco delle Terme, sede di mostre prestigiose. Disegnato da Diego Corsani, con la consulenza artistica di Tito Chini, i suoi affreschi e decorazioni in stile liberty e maioliche originali sono espressione della corrente artistica che dominava l'Italia nei cosiddetti "anni ruggenti".

A Castrocaro le famiglie offrono una delle migliori tradizioni enogastronomiche romagnole. I suoi abitanti sono sempre pronti ad assorbire allegre tavole con prodotti locali come pasta, piadina e carne affettata. Le colline circostanti vantano una rinomata tradizione vinicola con vini esclusivi.

 

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